15 Apr 2020 Dolore vicino alle orecchie: se ne occupa il dentista?

Probabilmente sarà capitato anche a voi o a qualche vostro conoscente di avvertire un dolore nella parte laterale della faccia, vicino alle orecchie.Di solito è un dolore sordo, persistente e che limita i movimenti quotidiani della bocca.

La dr.ssa Maria Chiara Salmi ci spiega tutto. “Può trattarsi del dolore alle articolazioni della bocca che sono collocate molto vicino al meato acustico e per tale ragione può essere scambiato per un mal di orecchie. In realtà è una patologia di competenza del dentista. Si può arrivare fino ad avere difficoltà ad aprire la bocca con una sensazione di blocco del movimento.

Questa patologia delle articolazioni temporomandibolari - così sono chiamate le articolazioni della mandibola - in realtà può coinvolgere anche i muscoli masticatori creando quel quadro di grande fastidio diffuso al volto.

Spesso la vita quotidiana ne è sconvolta perchè la nostra attenzione viene totalmente catturata e un sentimento di impotenza ci attanaglia.

Si crea stress, ansia, isolamento, silenzio.

Pensate che in buona parte dei casi sono proprio questi fattori psicologici depressivi ad essere responsabili di aver creato il tutto!

Proprio così, lo stress quotidiano e le nostre pene possono essere processate dal nostro cervello e “scaricate”, somatizzandole con contrazioni muscolari prolungate.

I muscoli della bocca e del collo hanno lo stesso comportamento di quelli del resto del corpo,

Come quando andiamo in palestra ci viene consigliato tra un esercizio e l’altro di recuperare, così anche la bocca deve riposarsi per non andare in affaticamento.

Quindi tensione nervosa crea tensione muscolare, poi dolore muscolare e inoltre probabili patologia e dolore dentro l’articolazione. E questo, come un circolo vizioso, se non riconosciuto, diagnosticato e curato, può procurare aumento ancora dello stress.

A questo quadro possono essere associati anche dei rumori. Il più frequente è il “click”, dovuto ad uno spostamento del menisco dell’articolazione.

Quindi cosa fare quando si avverte un dolore o un rumore?

Appena si manifestano questi segni e sintomi, occorre recarsi da un odontoiatra con competenze specifiche in questo campo.

Queste patologie, infatti, necessitano di una attenta diagnosi differenziale tra varie malattie anche sistemiche.

La terapia si effettua con un “bite” che è una placca in resina trasparente da applicare ad un’arcata della bocca. Poi è necessario che il dentista spieghi bene quali sono le abitudini quotidiane pericolose per la salute delle articolazioni e dei muscoli. Inoltre può essere utile una terapia fisioterapica.

Per quanto tempo è necessario portare il bite? Com’è fatto il bite?

Il bite, è personalizzato per cui occorre rilevare le impronte del paziente correlate anche da un morso che determinerà il suo corretto spessore. Oggi, in era digitale, anche per questo presidio come per quelli protesici e per quelli più propriamente ortodontici, è possibile utilizzare lo scanner intraoarle per la rilevazione dell’impronta ottica e la creazione dell’immagine 3D. Il disagio per il paziente è drasticamente diminuito. Il bite quindi verrà progettato al computer e verrà fresato o costruito con l’utilizzo di stampante 3D, in resina dentale trasparente e di consistenza dura.

Di solito la terapia dura qualche mese, poi il paziente può diradare il suo utilizzo e gestirlo al bisogno se i sintomi si dovessero ripresentare, previo controllo del terapeuta.

Quindi ricordiamo che il nostro corpo è progettato in modo perfetto e ogni allarme è sicuramente una “spia” di un problema che occorre cercare e risolvere”.