02 Jul 2021 Dentista digitale e il futuro dell’odontoiatria
Le nuove tecnologie digitali in ambito odontoiatrico possono garantire la riduzione dei tempi di lavoro, alta qualità dei trattamenti e rispetto dell’ambiente.
Le nuove tecnologie digitali in ambito odontoiatrico possono garantire la riduzione dei tempi di lavoro, alta qualità dei trattamenti e rispetto dell’ambiente.
Per evitare la proliferazione batterica e la possibilità che si sviluppi la carie nei denti da latte, è bene seguire delle buone norme igieniche fin dai primi mesi di vita del bambino.
L’igiene orale dei bambini è importante quanto quella degli adulti. La placca, infatti, si forma sui denti dei bambini proprio come accade ai più grandi, causando gli stessi danni alla salute orale.
Sono diversi gli alimenti di uso quotidiano che danneggiano lo smalto e che quindi, di conseguenza, macchiano i denti. Siamo consapevoli che non sia facile rinunciare a cibi che ci piacciono, ma ricordatevi che il problema è sempre l’eccesso.
Tra i danni più comuni sui denti dei fumatori, vi sono senza dubbio le macchie da tabacco. I fumatori hanno infatti una più alta probabilità di sviluppare macchie dentali rispetto a chi non ne fa uso.
L’importanza della relazione umana, la partecipazione, l’empatia, sono tematiche molto importanti per uno studio dentistico e in tempi di Covid-19 devono essere assolutamente messe in primo piano.
L’odontoiatria digitale rappresenta il naturale passaggio dall’analogico che gli studi più evoluti stanno attuando già da qualche anno.
Le rigide norme di sicurezza applicate da sempre negli studi odontoiatrici, con l’inizio della pandemia si sono ulteriormente rafforzate, diventando un punto di riferimento anche per altre branche della professione medica.
È scientificamente dimostrato che le cause delle carie nei denti da latte coincidono con quelle che innescano i processi cariogeni nei denti degli adulti.
Sembra quindi che sia lecito e realistico affermare che l’empatia sia indispensabile per curare le persone. Ma cos’è questa empatia? E se non si ha la fortuna di provarla, che si fa?
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